La statua di Imperia: una donna molesta a Costanza

donna statua Imperia Costanza

C’è una donna in una città tedesca che è riuscita a creare scompiglio in ben due periodi storici diversi. Vuoi sapere di chi si tratta? Te lo rivelo raccontandoti la storia della statua di Imperia a Costanza.

La statua di Imperia nella città tedesca di Costanza

Costanza -in tedesco Konstanz- si trova nell’area Sud-Ovest della Germania sull’omonimo lago -in tedesco chiamato invece Bodensee che bagna tre stati: Germania, Svizzera e Austria.

Se capiti in questa città per prima cosa ti consiglio di affacciarti sul lago dal molo, nei pressi dell’ingresso del Porto: avrai modo di rimanere ammaliato da una gigante donna di pietra, Imperia per l’appunto, la grandiosa regina del lago di Costanza.

Una donna provocante capace di tenere in pugno ogni uomo

La statua di Imperia che ruota sul lago di Costanza

Come puoi vedere tu stesso nelle foto seguenti Imperia è una bellissima donna, le cui prorompenti forme sono modellate in calcestruzzo. È alta 9 metri e pesa 18 tonnellate. Si erge su un piedistallo che la fa ruotare attorno al proprio asse, molto lentamente, impiegando 4 minuti per compiere un giro completo su se stessa.

Sei curioso di vedere come gira? Allora ti rimando a questo video su youtube, in cui il movimento della statua è stato accelerato per permetterti di assistere a tutta la rotazione in pochi secondi.

Imperia tra nudità e solennità

Ora tocca a te! Esamina i tratti salienti e i -pochi- vestiti che Imperia indossa, osservando la statua.

Imperia la statua a Costanza
La statua di Imperia a Costanza. Credits: Robert Feil

Hai notato che la donna indossa un abito molto, ma molto scollato? Il suo vestito, tenuto insieme solamente da un labile cinturino che porta in vita, lascia ben poco all’immaginazione e da un ampio spacco mette in mostra il ventre, la lunga gamba destra e una delle décolleté che ha ai piedi.

In viso ha un’espressione solenne, come solenni sono le sue braccia che reggono due omini goffi e nudi, riconoscibili solamente per i pochi accessori che lo scultore ha permesso loro di tenere addosso.

statua Imperia Costanza
Costanza e i simpatici personaggi che tiene nelle mani.

Nella mano destra di Imperia troviamo l’imperatore. Il mini-imperatore è contraddistinto dalle sue calzature, dalla corona e dal globo crucigero, una sfera sulla cui estremità superiore è presente una croce, identificativo di imperatori e di re medievali.

Statua donna Imperia a Costanza
Ecco qui l’imperatore zoomato a dismisura per fartene apprezzare ogni dettaglio. Credits: Drolexandre

Nella mano sinistra Imperia tiene invece il Papa, anche lui identificato dalle sue scarpe e dalla tiara papale, il copricapo usato dai pontefici.

Statua donna Imperia a Costanza
Ed ecco il Papa. Credits: Drolexandre

Tre personaggi riuniti in una statua a Costanza

Ma arriviamo alla domanda da un milione di euro: chi è Imperia? Qual è stato il suo ruolo, che l’ha resa così importante da essere rappresentata in un dei punti più panoramici della città? E soprattutto: perché tiene in mano -in pugno potremmo dire- le più alte cariche del potere temporale e spirituale? È arrivato il momento di scoprirlo.

Vista l’imponenza della donna di pietra sul panorama del lago, nei paragrafi precedenti mi sono presa la libertà di definirla regina. Ma Imperia non è di sangue blu: la statua rappresenta in realtà una cortigiana del XV secolo.

L’uomo nella mano destra invece raffigura probabilmente l’imperatore Sigismondo di Lussemburgo che nel 1414 indisse il Concilio di Costanza, convocato per porre fine allo Scisma d’Occidente. Riassunto in poche parole -nel caso tutti questi dettagli storici dovessero annoiarti- lo Scisma d’Occidente fu un conflitto che portò all’esistenza contemporanea di tre papi in tre sedi diverse: papa Giovanni XXIII a Pisa, papa Gregorio XII a Roma e papa Benedetto XIII ad Avignone. Con il Concilio di Costanza in –soli– quattro anni si arrivò alla proclamazione di un unico papa: papa Martino V, che potrebbe essere niente poco di meno che il personaggio alloggiato nella mano sinistra di Imperia.

L’Imperia di Balzac

Che cosa mai potrebbe c’entrare quindi una cortigiana con un’assemblea ecumenica come il Concilio di Costanza?

Imperia è una rappresentazione satirica, ironica e direi anche provocatoria del Concilio stesso. Secondo varie fonti per il gran numero di uomini laici e religiosi accorsi in città per il Concilio, a Costanza giunsero circa 700 prostitute! Pare che dopo la conclusione del Concilio, lo stesso imperatore abbia scritto un ringraziamento ufficiale alla città per aver fornito un numero così alto di prostitute.

La scelta del nome della statua non è inoltre casuale. Esso deriva dal racconto “La Bella Imperia” dello scrittore francese Honoré de Balzac, in cui viene narrato come la cortigiana Imperia fosse stata capace di sedurre sia principi sia cardinali.

Il racconto di Balzac da cui è stato tratto il nome della cortigiana “Imperia”.

La donna aveva insomma in pugno sia gli uomini laici, sia quelli religiosi, come la statua ha in mano sia l’imperatore, sia il Papa. Nessuno era capace di resistere al suo fascino.

L’assemblaggio nascosto della statua e lo scandalo a Costanza

“La Bella Imperia” di Balzac suscitò scalpore fra le corti clericali francesi dell’epoca (parliamo del 1831 circa), tanto che l’autore ebbe non poche difficoltà a pubblicare il racconto. 160 anni dopo ella è riuscita a sortire lo stesso effetto in Germania sugli alti poteri di Costanza. Ma partiamo dal principio.

Negli anni 90 lo scultore tedesco Peter Lenk affittò una sala a Stoccarda per realizzare un’opera misteriosa -chissà quale– e in una notte buia e nebbiosa le parti del corpo di Imperia vennero trasportate al porto di Costanza, assemblate e coperte. Il mattino seguente, il 24 Aprile 1993, migliaia di curiosi assistettero alla rivelazione della statua. Fu uno scandalo.

La Chiesa e i consiglieri comunali conservatori si opposero fermamente all’idea di avere una prostituta come monumento della loro città e alla rappresentazione tanto grottesca della figura papale. Che novità le statue accolte in malo modo, vero? I contestatori esigevano la rimozione della statua, ma -fortunatamente- ciò non era possibile. Lenk aveva infatti pensato bene di innalzare Imperia su suolo privato appartenente alla Deutsche Bahn, l’azienda di trasporti ferroviari tedeschi, a cui la statua non dispiaceva affatto. In poco tempo gli abitanti di Costanza si sono affezionati al monumento e Imperia è diventata un’importante attrazione turistica e -addirittura- l’emblema della città.

Buffoni, massime, altre storie e ubiquità

Buffone a chi?

Non è chiaro se lo scultore volesse veramente rappresentare i due personaggi storici, l’imperatore Sigismondo e papa Martino V, o se volesse semplicemente raffigurare due soggetti buffi. In una intervista Lenk ha dichiarato infatti:

“Per quanto riguarda i due personaggi di Imperia, non si tratta né del Papa né dell’imperatore, ma di giullari impossessatesi delle insegne del potere temporale e spirituale. Lascio alla formazione storica degli osservatori stabilire fino a quale punto i veri Papi e imperatori fossero anche loro buffoni…”

Peter Lenk

Anche il copricapo di Imperia stessa potrebbe ricordare quello di un giullare. In questo caso sarebbe Imperia a vestire i panni del saltimbanco che si fa beffe del Papa e dell’imperatore, come effettivamente si faceva gioco di loro nel racconto di Balzac.

Peter Lenk e le sue idee

Peter Lenk è conosciuto per essere uno scultore di opere irriverenti. -Se Googli “sculture di Peter Lenk” ne vedrai delle belle!- Il suo spirito di libertà di rappresentare ciò che vuole come più gli piace è improntato a una massima dello scrittore tedesco Goethe che cita spesso:

“Es wird einem nichts erlaubt, man muss es nur sich selber erlauben, dann lassen sich’s die andern gefallen, oder nicht.”

“Non ci viene permesso niente, bisogna semplicemente concederselo da soli, poi gli altri se lo faranno piacere oppure no”

Johann Wolfgang von Goethe
Lo scultore Peter Lenk

Un’altra storia

La statua potrebbe inoltre ricordare anche un’altra storia oltre quella di Balzac. In particolare è la nudità del detentore del potere temporale che mi ci fa pensare. Se conosci la fiaba di Hans Christian Andersen “Gli abiti nuovi dell’imperatore” probabilmente ci avrai pensato anche tu.

A Costanza puoi sperimentare l’ubiquità

A Costanza ho provato l’emozione di essere contemporaneamente in due stati diversi: un piede in Germania e uno in Svizzera. Ma questa è un’altra storia.

“El Tango De Roxanne” dal “Moulin Rouge”

Quale canzone si addice meglio a Imperia se non quella dedicata a un’altra donna incantatrice come lei?

Mi piace tantissimo l’idea che Costanza abbia voluto dare una posizione di spicco a una figura -la cortigiana- che solitamente viene considerata solamente in rapporto agli uomini che soddisfa. Dalle narrazioni che vengono riportate –e anche dal riassunto che ti ho fatto io- si capisce bene che il Concilio di Costanza è stata un’adunanza di uomini che ha mobilitato la città per soddisfare i bisogni degli uomini. Non ti sembra straordinario che da quelle migliaia di uomini presenti al Concilio sia stata scelta una cortigiana qualunque per rappresentarlo?

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25/07/2023 Costanza Europa Germania

 

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